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Siamo stati al concerto di Irama all’Unipol Forum di Milano, ma com’è stato? Intimo, un live che ha accorciato le distanze. E sull’inedito “Giulia” e le prossime date del tour…

  • di Giuditta Cignitti

22 maggio 2025

Siamo stati al concerto di Irama all’Unipol Forum di Milano, ma com’è stato? Intimo, un live che ha accorciato le distanze. E sull’inedito “Giulia” e le prossime date del tour…
Dopo il successo del tour nei palazzetti, Irama inaugura l’estate con un doppio sold-out al Forum di Assago, tra intimità e potenza scenica. Nessun effetto speciale, solo voce, parole e gesti autentici, tra lettere dal pubblico e una nuova canzone cantata in mezzo alla gente raccontano il desiderio di contatto reale. In attesa del grande sogno: San Siro 2026…

di Giuditta Cignitti

Dopo il lungo tour invernale nei palazzetti, Irama inaugura la stagione estiva di concerti con un doppio appuntamento all'Unipol Forum di Assago sold-out già da tempo (ieri la prima con replica il 23 maggio). Lo accompagnerà per tutta la tourneè una band affiatata e di grande impatto: Giulio Nenna (pianoforte e chitarre), Francesco “Fre” Monti (chitarre e cori), Maurino Dell’Acqua (basso), Ernesto Lopez (batteria), Daniele Mona (percussioni) e le voci di Ariane Diakite, Fatimah Provillon e Alice Barbara Tombola ai cori. Un lungo e silenzioso sguardo alla folla. Così Irama fa il suo ingresso sul palco, con lo stupore di chi tutti quegli occhi puntati addosso non li ha mai visti e invece li conosce bene, visto che non è passato neanche un anno dalla sua ultima volta al Forum di Assago. Entra imbracciando l’asta del microfono con cui canterà tutta la sera, personalizzata per l’occasione con numerosi foulard a fantasie country. Nessun cambio d’abito né pause, con la sua maglia trasparente, che lascia intravedere l’iconico tatuaggio a forma di serpente Irama porta avanti lo show per un’ora mezza abbondante. Tra le prime tracce intona “Senz’anima” un brano che ha fatto ascoltare tante volte dal vivo, ma che non ha mai registrato in studio, “Ogni volta che la canto mi sembra come se si staccasse un pezzo di anima” dice. L’aveva dichiarato sui social “Ho bisogno di riconnettermi con voi”, incitando i fan a inviare vere lettere per lui a un indirizzo postale dedicato. Ieri sera ha deciso di leggerne una, quella di Francesca, “A volte ci sono pensieri che fanno troppo rumore. Le tue canzoni non mi conoscono, eppure mi fanno sentire capita” recita.

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Irama all'Unipol Forum di Assago Giuditta Cignitti

Irama scende dal piedistallo della pop star per avvicinarsi alla gente, la passerella che dal palco principale taglia in due la platea antistante non è sopraelevata oltre il livello della testa degli spettatori. È fatta in modo che chi è in prima fila sta a portata di sguardo di chi la calca. Quando arriva il momento di “Yo quiero amarte” una parte della band accerchia Irama per un mini-set acustico, durante il quale stappa per un brindisi una bottiglia di tequila Clase Azul, che poi distribuisce ai fan circostanti. L’esigenza forte di interazioni umane culmina nella richiesta più azzardata della serata. “Voglio esaudire un sogno, cantare in mezzo a voi. Sedetevi tutti che vengo lì in mezzo.”. Così con una collaborazione e disciplina sorprendente da parte del pubblico, Irama riesce ad avanzare al centro del Forum per cantare l’inedito “Giulia”. Non gli servono effetti speciali ipertecnologici per sorprendere, Irama solo con la voce e le parole sostiene tutto il peso dell’esibizione. Anche le animazioni didascaliche che compaiono sul fondale a led in accompagnamento ai brani sono piuttosto semplici per gli standard odierni, un cielo stellato con un fascio di luce su “Ovunque sarai” e un gioiello a forma di cuore per “La ragazza con il cuore di latta” sono un esempio. Prima dell’ultimo brano “La genesi del tuo colore”, chiede un altro regalo, di cantare per lui e insieme a lui a cappella un pezzo di “Tu no” sotto la luce dei soli flash dei cellulari, eredi degli accendini ormai. Infine, mentre la musica va avanti, raccoglie dalle prime file tutti i doni e gli omaggi che hanno portato per lui e che in questo periodo apprezza più che mai. Dopo il silenzio che aveva seguito alla partecipazione al Festival di Sanremo, il desiderio di “Parlare con voi in maniera diversa, più intima” come aveva scritto sui social, si è concretizzato ieri sera in gesti e dichiarazioni inequivocabili, “Mi sono rotto le palle di questa frenesia” aveva esordito. La lunga lista di appuntamenti dei prossimi mesi anticipa quello che sarà l’evento più importante della sua carriera, l’11 giugno 2026 per la prima volta sarà allo stadio San Siro di Milano, un traguardo che si è meritato col lavoro e il talento.

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